Quando parliamo di religioni orientali siamo soliti identificare questa categoria con quelle più diffuse come l’Induismo, il Buddismo, il Sikhismo… Ma esiste un variegato panorama di religioni minori che vengono praticate nel continente asiatico. E poco conosciute, ovviamente, almeno in Occidente.
Prendiamo il Ceondoismo. Si tratta di una nuova religione etnica coreana monoteistica, fondata nel XIX secolo e basata su principi confuciani commistionati a credenze originarie dello sciamanesimo locale codificate in una dottrina sistematica. Il 13% della popolazione nord-coreana aderisce a questa religione, la sola a godere di un limitato supporto governativo.
Il Caodaismo è una religione monoteistica fondata nell’Indocina francese nel 1926. Attualmente ha 3,2 milioni di seguaci e 1300 templi, anche se le autorità religiose sostengono che i seguaci siano 6 milioni (7% della popolazione del Paese). È caratterizzato da una prospettiva escatologica millenaristica e una organizzazione modellata su quella della Chiesa Cattolica.
A partire dal 1930 il movimento caodaista si diffuse largamente nella Cocincina francese, tanto che nel 1975 il 20-25% della popolazione del Vietnam del Sud s’era convertito alla nuova religione.Successivamente il Caodaismo venne proibito dal nuovo governo comunista del Vietnam e tutti i templi furono chiusi. È nuovamente legale dagli anni Novanta.
Il Tengrismo è la religione di alcune popolazioni turche caratterizzata da sciamanesimo, animismo, totemismo.
La popolazione indo-europea dei Kalash, che attualmente risiede nel Pakistan nord-occidentale ai confini con l’Afghanistan, ha una particolare fede religiosa di tipo pagano affine alle antiche religioni d’Europa e all’Induismo, con peculiarità collegate all’uso ritualistico del vino.
“Sanamahismo” è il termine coniato per identificare la rinascenza istituzionalizzata contemporanea della religione indigena dei Meitei e di altri popoli del Manipur, uno stato della parte nord-orientale dell’India. Prevede il culto a un Dio in triplice forma, Sanamahi. Vi sono sporadici conflitti tra i suoi seguaci e gli indù.
Lo Xiantiandao (Xiāntiān Dào 先天道), “Via del Cielo Immortale”, è un insieme di movimenti religiosi presenti nel mondo cinese, originatisi da un unico gruppo noto come “religione del Loto Bianco” (Báiliánjiào 白蓮教) emerso per la prima volta sotto la Dinastia Yuan (1271-1368). La matrice di queste dottrine è gnostica e sono contraddistinte da una prospettiva escatologica millenaristica, anche se le divinità venerate e gli aspetti estetico-culturali sono assimilati dal Buddismo e dalla religione tradizionale cinese. Il Loto Bianco ebbe influenza nella storia cinese come matrice di movimenti di ribellione fomentati dalle dottrine millenaristiche, e per questo proibita dalle autorità imperiali. Circa il 7.6% della popolazione di Taiwan aderisce ad alcune di queste religioni, dove sono state legalizzate nel 1987, mentre in Cina restano ufficialmente religioni proscritte.