Le religioni dell’Estremo Oriente

Sacerdote e sacerdotessa dello Shinto (Fonte: Wikipedia)

In Oriente sono nate moltissime religioni e, in particolare, nell’Estremo Oriente troviamo moltissime pratiche religiose. In particolare le religioni dell’Asia orientale sono anche conosciute come religioni ‘taoiche’ e vanno a formare un sottoinsieme dello spettro più ampio delle religioni orientali.
Vediamole brevemente.

Il Confucianesimo, contrariamente a quello che si può pensare, non è stato fondato da Confucio che è vissuto dal 551 al 479 ma deriva da una filosofia più antica nota come “ruismo” di cui Confucio rappresenterebbe il più grande esponente e degno di venerazione. Il termine “Confucianesimo” venne creato a posteriori dai primi europei che vennero in contatto con la figura di Confucio, pensando erroneamente fosse il fondatore di questa dottrina vista la sua forte presenza nei testi classici cinesi.

Esso è un complesso sistema di prassi morale, di filosofia sociale, politica, e riflessioni religiose, ed ha avuto un’enorme influenza sulla cultura e la storia di tutta l’Asia orientale. La diaspora cinese, coreana, giapponese e vietnamita hanno contribuito in maniera considerevole a far conoscere il Confucianesimo anche nel resto del mondo. L’aspetto religioso del Confucianesimo si sovrappone con la cosiddetta religione popolare cinese, prescrivendo esso il culto degli antenati. Le dottrine confuciane sono insegnate in appositi “templi di Confucio” (dove si venera anche il maestro), scuole e accademie.

Il Taoismo (o Daoismo) è una tradizione filosofica e religiosa che enfatizza il vivere in armonia con il Tao; il termine è strettamente associato in tal contesto con la dottrina di Ying e Yang, cioè buio e luce. La principale legge del taoismo è di creare un’armonia tra il tuo corpo e la natura, per ottenere pace, serenità e tranquillità per arrivare in “paradiso” Laozi (VI-IV secolo a.C.) è tradizionalmente considerato il fondatore del Taoismo; anche se poi il fatto che egli sia o meno esistito realmente viene messo comunemente in discussione. L’opera a lui attribuita, il Daodejing (più noto come Tao Te Ching), viene datato alla fine del IV secolo a.C..

L’etica taoista può variare a seconda della scuola di appartenenza, ma in generale tende ad enfatizzare il wu wei (l’azione attraverso la non-azione), oltre alla naturalità, semplicità e spontaneità personale e ai Tre Tesori (compassione, moderazione e umiltà).

Il Taoismo è una religione etnica del popolo cinese, e in quanto tale non è mai stata esportata per via missionaria fuori dalla Cina; tuttavia ha esercitato una influenza enorme sulla vita intellettuale degli altri popoli dell’Asia orientale, arrivando a influenzare le forme di religione locale. Inoltre, le sue radici sciamaniche lo accomunano al pensiero degli altri popoli mongolici.

Col termine “religione popolare cinese” o “Shenismo” (termine coniato negli anni Cinquanta) s’intende riunire e descrivere le tradizioni religiose etniche che hanno rappresentato il principale sistema di credenze tra i gruppi etnici della Cina, ma specialmente il popolo Han nel corso dei secoli fino a tutt’oggi: lo “Shenismo” comprende la mitologia cinese e prevede l’adorazione degli shen (神 shén, “divinità”, “spiriti”, “consapevolezze”, “coscienze”, “archetipi”), che può riferirsi complessivamente alle divinità del mondo naturale, le divinità dei clan (gli antenati divinizzati), quelle cittadine e/o nazionali, agli eroi culturali e ai semidei, ai draghi e agli antenati in generale. Il termine “Shenismo” è stato utilizzato per la prima volta nel 1955 dallo studioso A. J. A. Elliot.

A volte questa forma di religione viene associata al Taoismo, dal momento che, nel corso dei secoli, quando s’è trovato ad essere in una posizione istituzionale il Taoismo ha cercato d’assimilare o quantomeno amministrare le credenze e fedi locali di tipo naturalistico/popolare: più precisamente il Taoismo può essere considerato come una branca dello Shenismo, dal momento che esso uscì fuori da una commistione tra religione popolare e filosofia cinese.

Con circa 454 milioni di aderenti, corrispondente al 6,6% dell’intera popolazione mondiale, la religione popolare cinese è a tutt’oggi una delle maggiori tradizioni religiose del pianeta: in Cina più del 30% della popolazione aderisce allo Shenismo o al Taoismo.

Lo Shinto (via degli dèi), Scintoismo, oppure Kami-no-michi (adorazione dei Kami) è la fede religiosa di tipo naturalistico-sciamanico originatasi nelle isole dell’arcipelago giapponese; si tratta di un insieme di pratiche svolte per stabilire una connessione intima tra l’attuale Giappone ed il suo più antico passato: queste sono state registrate e codificate per la prima volta in documenti scritti del Kojiki e del Nihongi tra il VII e l’VIII secolo.

Eppure queste prime opere non si riferiscono ad un’unica religione chiamata Shinto, bensì piuttosto ad un insieme alquanto disorganizzato di folklore, storia del Giappone e mitologia giapponese. Oggi il termine “Shinto” si applica a tutti i santuari pubblici adattati per vari scopi, compresi il Santuario Yasukuni (memoriale di guerra), le feste del raccolto, vari monumenti storico-leggendari nonché varie organizzazioni settarie.

“Muismo” (Mugyo – religione dei Mu), a volte detta “Sinismo” (da Shingyo – religione degli dèi) comprende una varietà di credenze e pratiche di religiosità autoctona dei Coreani. In Corea del Sud il termine più utilizzato è “Muismo” e lo sciamano è conosciuto come “mudang” (무당, 巫堂): il ruolo della sciamana (nella maggioranza dei casi è difatti una donna), è quello d’agire come intermediario tra una qualche entità spirituale e gli esseri umani.

Queste donne vengono assoldate da chi ricerca un qualche aiuto dal mondo degli spiriti; viene allora compiuta tutta una serie di rituali – con offerte date agli esseri sovrannaturali – al fine d’ottenerne in cambio la buona fortuna per il richiedente, la guarigione dalla malattie, ma anche per esorcizzare quegli spiriti negativi o cattivi che si aggrappano ai vivi ed infine anche per propiziarsi gli dèi locali dei villaggi.

Si ricerca il servizio sciamanico anche per guidare lo spirito errabondo di una persona da poco deceduta verso i regni superiori. Ad oggi questa forma di fede rappresenta una minoranza, anche se negli ultimi anni ha visto una rinascita nel numero di adepti.

Il Đạo Mẫu (“religione delle dee madri”, cinese: 道母) è una religione indigena del Vietnam, amministrata da sacerdotesse-sciamane e consistente in particolare, come da nome, nel culto ad alcune dee madri della tradizione vietnamita. Come movimento moderno si è originato nel Vietnam del Nord, guadagnandosi un certo appoggio da parte del governo comunista che poi avrebbe inglobato anche il Vietnam del Sud, tanto che dopo averlo ufficialmente legalizzato nel 1987 ne ha supportato la diffusione a partire dagli anni Novanta.

Come può far capire questa carrellata realizzata grazie all’aiuto di Wikipedia, si tratta di aspetti molto interessanti la cui trattazione meriterebbe approfondimenti ulteriori e più diffusi che, da parte nostra, stiamo cercando di raccogliere in una rivista che daremo alle stampe a breve.

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